Collaborare con l’inevitabile: dal dire al vivere!

Forse alcuni di voi lo hanno notato o forse no, forse chi lo ha notato ha pensato che fossi super oberata dal lavoro di coach in giro per l’italia e poi le vacanze che come sempre un pò di pausa la mettono, forse invece non ve ne siete accorti o forse ancora avete pensato che chissà cosa stesse bollendo in pentola…beh un pò di tutto questo amici, ma il mio silenzio di questi ultimi mesi è stato dovuto soprattutto a un evento straordinario nella mia vita, che ha interrotto la sua, seppur irregolare, continuità, creando appunto un PUNTO DI DISCONTINUITÀ!

Sono stata ricoverata circa 20 giorni in ospedale a settembre per un problema di calcoli un pò complesso, non ancora del tutto risolto ma in via di risoluzione, poi sono uscita e ho cercato di recuperare un pò di lavoro (le gioie dell’essere freelance!) e ora eccomi qui: SONO TORNATA!

Il mio primo post quindi lo voglio dedicare al ritorno e all’esperienza che ho fatto, cercando di apprenderne quanto più possibile, cosciente che ancora sto imparando e che, come solo ieri mi ha detto una terapeuta di lunga esperienza, il vero raccolto si fa solo alla chiusura di qualsiasi ciclo/evento/percorso: tenetelo a mente anche voi perchè può tornare utile!

Cosa ho imparato? Molto, anzi moltissimo e sarà un insegnamento a lungo rilascio di cui farò in modo beneficerete tutti, ma per prima cosa, e soprattutto, che la malattia rende fragili, impotenti e, per quanto non grave ma debilitante, ci mette di fronte alla precarietà della vita e tutto, ma proprio tutto diventa davvero relativo!

Non è mia intenzione però annoiarvi troppo con le mie faccende di calcoli, vie biliari, cistifellea ecc, per quanto sia diventata un’esperta in materia, quindi andiamo oltre.

Insegnamento tra gli insegnamenti, anzi direi META-INSEGNAMENTO di vita è come sempre la PSICOSINTESI e la saggezza di ROBERTO ASSAGIOLI.

Per anni ho sentito dire da ogni cultore a vario livello della Psicosintesi, in situazioni simili in cui la vita diciamo ti mette alla PROVA,  la frase COLLABORARE CON L’INEVITABILE! Parole celebri di Assagioli stesso che lui diciamo “mise a punto” attraverso le sue esperienze più dure come la prigionia.

Mi sono chiesta più volte durante la mia “prigionia” in ospedale (si perchè chi l’ha provato lo sa che è un pò come una prigionia), come potevo davvero mettere in pratica questa frase, rendendo vive queste parole che sentivo così preziose come aiuto in quel momento. Sono passati giorni di buio senza risposte, poi è accaduto: ho iniziato a comprendere e, di conseguenza, è iniziata la mia esperienza.

Come si fa? Proverò a raccontare cosa ho capito in 7 step:

1) ACCETTARE ogni emozione e stare con ognuna il tempo necessario a farla propria: paura, dolore (anche fisico), smarrimento, disperazione…alcune delle mie emozioni di quei giorni: starci insieme mi ha insegnato che i mostri sono tali fino a che non li guardi da vicino e comprendi che ci si può parlare.

2) TRASFORMARE ognuna delle emozioni di prima vedendone un lato positivo. Questa è davvero dura! non riesce sempre ma ci si può provare e allora…ecco che si affacciano sentimenti come la SPERANZA, la COMPRENSIONE (nel senso di “prendere con sè”), il CORAGGIO e perfino un certo UMORISMO!

3) COLLABORARE con la situazione e il suo corredo di pensieri e emozioni, per iniziare a costruire la nuova identità che uscirà da quell’esperienza: che persona sarò dopo? quali cambiamenti avrò messo in atto più o meno volontariamente  nel mio modo di agire la vita in ogni contesto? Vi assicuro che di cose ne cambiano eccome e quello che accade potrebbe sorprendervi!

4) OSSERVARE con meticolosità tutto ciò che accade quindi dentro di noi e comprendere le differenze fra il prima e il dopo.

5) DISCERNERE quali aspetti di cambiamento sono utili, evolutivi e arricchenti per noi e per il Bene Comune, da quali invece sono inutili e magari pure dannosi: certe esperienze tirano fuori di tutto e già lo sappiamo che non c’è Luce senza Ombra!

6) PRENDERE DISTACCO dall’esperienza vissuta per poterla guardare con sufficiente obiettività e quindi poter passare al passo successivo.

7) AGIRE la nuova identità con coscienza nel mondo, utilizzando l’esperienza vissuta perchè sia utile agli altri che ci incontrano.

Il percorso è ampio anche se forse  non del tutto completo, ma come vi dicevo anche la mia esperienza ancora non è proprio conclusa. Però ora posso dire che COLLABORARE CON L’INEVITABILE significa VIVERE IN AFFIDAMENTO AUTENTICO CON RESPONSABILITA!

A presto con prossime riflessioni e Buona Vita collaborativa a tutti!

Talento e Sacrificio: il binomio del Potere Personale

Il titolo, mi rendo conto, è un pò particolare e forse spaventa anche un “filino”, ma se avrete il CORAGGIO (già perché nel Talento ce ne vuole eccome e già lo sapete) di leggere fino in fondo, potreste portarvi a casa una visione differente di questi termini che nell’immaginario collettivo sono rivestiti da una patina  spesso “negativa”.

Iniziamo dalla parola più temuta, disprezzata, esaltata (male), idealizzata e anche…fraintesa: IL SACRIFICIO!

Cosa intendete voi per sacrificio? vi invito a pensarci perché è probabile che in molti ne abbiate una visione almeno un pò distorta come ce l’avevo io fino a qualche anno fa. Intanto andiamo alle radici del termine: sacrificio etimologicamente significa RENDERE SACRO ed ha derivazione latina: Sacrum Facere. Suona già diversamente  non vi pare? Contiene già così una POSSIBILITÀ, la possibilità di assumersi la piena responsabilità dell’azione del sacrificio e dunque di sceglierla.

La SCELTA che torna e come sempre la fa da padrone, la scelta libera e cosciente di RENDERE SACRO IL MIO TALENTO seguendone la strada anche e soprattutto quando mi costa SFORZO E FATICA!

Per sacro, va precisato, non intendiamo qualcosa che subito debba riportarci a contesti religiosi, sacro è un termine neutro e laico e significa PREZIOSO al di là di ogni cosa. Dunque è preziosa l’azione che mi porta a scegliere una strada, un’obiettivo, un’espressione perchè comporta la rinuncia consapevole ad altro e rafforza il CONSEGUIMENTO.

A proposito, sapete cosa significa RINUNCIA? ANNUNCIARE IN RISPOSTA! Curioso vero? Potremmo provare a metterla così: rinuncio in risposta all’adesione alla mia strada, quella scelta, a qualcosa che potrebbe essere una deviazione, rendendo sacra la mia espressione! Forse non è chiarissimo (nemmeno facile direi anche per me) ma possiamo lasciarcela come riflessione, cosa ne dite?

Riprendiamo ora il tema del Sacrificio inteso come rendere sacro con un warning:

Perchè si tratti di qualcosa che posso rendere sacro, deve essere qualcosa che ritengo di primaria importanza, deve essere in cima alla mia scala delle priorità più profonde e autentiche e pure vitali!

UN ESEMPIO? Quando da studenti (di qualsiasi età) scegliamo di restare a casa per preparare un esame anzichè uscire con gli amici magari in un giorno di festa, di cosa si tratta secondo voi? Si giusto, è un sacrificio (e quando si è nell’età scolare vederlo in positivo lo so è duretta) ed è dare valore quindi all’obiettivo di superare l’esame ma, ancora più importante, di conseguire il titolo di studio per cui stiamo lavorando e, salendo ancora un poco di livello, di mettere un seme fondamentale per il nostro futuro: questo ATTEGGIAMENTO è quello che coltiva il risultato espresso nel titolo: IL POTERE PERSONALE!

Ma che idea avete voi del POTERE? Cosa vi evoca questa parola? Ma soprattutto vi piace? Scommetto che anche qui la relazione non è delle più fluide vero? Già, perchè la parola Potere rimanda subito ad un inconscio collettivo pieno di immagini poco piacevoli e a sentimenti faticosi e difficili da sostenere…

A guardare bene però e ad andare a fondo  possiamo averne una visione diversa come per il sacrificio. L’etimologia della parola è davvero molto semplice, significa avere EFFICACIA! Dunque fondamentale per sviluppare e dare espressione al nostro Talento.

Detto in altri termini significa affermare IO POSSO e passare così a IO VOGLIO e dunque PORTO IN AZIONE!

Questa la strada che sto perseguendo amici e, giunta ad una, seppur minima, comprensione di come sia lo SFORZO CHE ACCENDE IL NOSTRO FUOCO INTERNO dandoci Potere, desideravo condividerla con voi e darvi le indicazioni di quel pezzo già percorso perchè possiate arrivare la dove desiderate essere, seguendo magari una traccia.

Non abbiate paura quindi dei Sacrifici con la S maiuscola che richiede e richiederà la via che vi porta a esprimervi con pienezza nella vostra unicità, perché Sacrificio dopo Sacrificio, raggiungerete quella dimensione di  LIBERTÀ in cui tutto può accadere e tutto si può affrontare con serena FIDUCIA.

Buon cammino Talentuoso a tutti!

LA CAMPANA DEL TALENTO SUONA ANCHE PER TE!

Avevo in mente questo post già da un pò, ma poi l’ho lasciato li, diciamo a decantare…Ci sono stati giorni nel mese di marzo – Pasqua a parte – in cui il tema “campane & Co” è salito prepotentemente alla ribalta, ne ho sentito parlare diffusamente nei luoghi che ho frequentato e allora beh, non potevo ignorare il messaggio che mi stava arrivando: tra CAMPANE E TALENTO esiste un nesso forte e potente e  vorrei provare con voi, con te che sei in viaggio e in ricerca, a rifletterci un pò.

Normalmente ci ricordiamo di questo strumento soprattutto nei dintorni di Pasqua, in cui il tema campane viene presentato in vari modi e elementi (comprese le campane di cioccolato si!) tornando ogni anno di moda e poi? Poi basta, pare che per il resto dell’anno questi strumenti diventino fantasmi se non declinati in altre vesti come ad esempio le campane tibetane che ormai, in certi luoghi ma non solo, vivono stagioni evergreen.

Eppure le campane sono importanti sempre, lo sono da sempre e, da sempre, per quanto l’uomo possa ricordare,  svolgono funzioni varie e tutte molto importanti oltre a quella leggiadra dell’intrattenimento ma sempre a tema.

Campane, campanelli, campanacci…non solo emittenti di suoni ma veri e propri simboli: ricordate la fata campanellino di Peter Pan? un simbolo di leggerezza e di lievità per l’eterno ragazzo, capace di alleviare la tristezza con la sua “argentina” presenza sonante.

Le campane suonate a “martello” nei villaggi un tempo erano un richiamo d’allarme e avvisavano tutti di un pericolo imminente, Campane a festa nel sottolineare momenti lieti e sempre COMUNITARI: particolare da non sottovalutare questo perchè denota una funzione precisa e trasversale dell’uso delle Campane. Poi campane a sottolineare momenti di vita, di passaggio come le “campane a morto” che annunciano alla Comunità che uno dei suoi membri ha lasciato questo piano di esistenza.

Insomma campane per ricordare, per avvisare, per richiamare, per annunciare…suoni argentini e più gravi, portatori di un’arte che ormai nelle nostre città si è perduta: il campanaro ormai spesso è registrato. 

E per te cosa significa il suono delle campane? come lo senti? Non ci avevo ancora pensato ma ad un certo punto è arrivata nitida per me l’intuizione che offro come spunto di riflessione: il legame con il suono che richiama ad un’azione, come spesso è quello delle campane, con il RICHIAMO che possiamo sentire noi ad esprimere le nostre POTENZIALITÀ e TALENTI è evidente.

Anche per noi c’è, c’è stato o ci sarà (se restiamo in ascolto profondo)  un momento in cui la CAMPANA suona o ha suonato: siamo in grado di ricordarlo? O di riconoscerlo?

A volte però, rimaniamo sordi a quel suono, a volte non è forse ancora il momento oppure semplicemente non siamo in ascolto.

Quello che allora qui voglio proporre è un semplice esercizio nel viaggio alla ricerca del nostro Talento: la prossima volta che udiamo (dobbiamo stare attenti però) il suono delle campane proviamo a fermarci e a chiederci cosa ci sta dicendo e se, magari, evoca un richiamo più profondo. Quel richiamo potrà essere una partenza, una conferma, un passaggio sulla strada dell’espressione del nostro Talento, della nostra Unicità.

Non posso quindi non concludere con una citazione nota che ora per noi assume un significato particolare:

 “E allora, non chiedere mai per chi suoni la campana. Essa suona per te”

TALENTO IN AZIONE, L’AZIONE DEL TALENTO

Abbiamo discusso e sviscerato che qui parlare di TALENTO significa parlare della libera espressione dei nostri potenziali, significa imboccare la strada del DIVENTA CHI SEI che è ormai lo slogan che accompagna tutto il mio lavoro.

Ebbene, per intraprendere questa via, dopo aver compreso qual è la meta ovvero il nostro TALENTO,  altro modo non c’è che AGIRE e, detto così, potrebbe sembrare pure banale, ma qui non è tanto dell’azione in sé che voglio parlare, ma delle QUALITÀ che questa AZIONE deve avere per rispondere a una chiamata così importante.

L’AZIONE che porta all’espressione del TALENTO, per prima cosa deve VIBRARE DI POSSIBILITÀ! Ovvero contenere tutta la FORZA, il POTERE, l’ENTUSIASMO, la DIREZIONE della nostra UNICA ABILITÀ  che stiamo portando allo scoperto.

Se ha queste note lo sentiamo sicuramente a un livello profondo. Tuttavia se facciamo un piccolo check delle sue caratteristiche potremo avere quella certezza in più che ci fa scattare sulla linea di partenza.

Ecco allora a voi la CHECK-LIST delle QUALITÀ DELL’AZIONE…DI TALENTO:

1) MOVENTE PURO: i secondi fini non confessati nemmeno a se stessi ne vanificano il potere!

2) GRANDE, non per dimensioni fisiche ma per ricaduta benevola su quanto e quanti raggiungeremo con quell’azione

3)  MOBILE, perchè la staticità non le permette di volare!

4) IMPREVISTA, ovvero inattesa dunque che nasce da un pensiero nuovo, inatteso appunto.

5) ELUSIVA, per non andare incontro a prematura distruzione.

6) CONVINCENTE: il primo a crederci sono io sempre e solo così ci crederanno gli altri e l’azione avrà la forza di cui sopra.

7) LEGITTIMA, ovvero evolutiva e orientata all’evoluzione e al bene comune: questo la renderà inalterabile!

Queste indicazioni non sono mie ma appartengono all’insegnamento dell’AGNI YOGA, antico ma attuale come potete notare!

Di mio c’è l’intento di essere canale per te che cerchi la tua via unica, autentica, libera!

BUONA AZIONE DI TALENTO A TUTTI VOI!

ESPLORA IL TUO TALENTO

ESPLORA IL TUO TALENTO

Percorso di Talent Counseling individuale.

ESPLORA IL TUO TALENTO, È UN PERCORSO PERSONALIZZATO IN CUI TI ACCOMPAGNO ALLA RICERCA DELLA TUA ABILITÀ UNICA GUIDANDOTI IN UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI TUOI POTENZIALI. TI INSEGNO COME PORTARLI ALLA LUCE E TRADURLI IN UN PIANO D’AZIONE CONCRETO, PER ESPRIMERTI AL MEGLIO DI CIÓ CHE SEI E INIZIARE A PERCORRERE LA STRADA DEL TUO SUCCESSO PERSONALE E PROFESSIONALE

 

PERCHÉ TI SERVE

Siamo pieni di possibilità che si chiamano potenzialità! Queste le parole con cui voglio guidarti se ti affidi a me in questo viaggio meraviglioso alla scoperta dell’essenza autentica che custodisci dentro di te. Un viaggio fatto di tappe precise con l’obiettivo di restituirti il tuo valore e darti la spinta giusta per intraprendere la strada che più ti appartiene. Esprimerti nella tua  attività e farlo seguendo le tue autentiche inclinazioni, ti permette di dare il meglio e di farlo senza fatica, raggiungendo i tuoi obiettivi personali e professionali al massimo delle tue  possibilità. Tutto questo si traduce in una vita più ricca: di soddisfazioni, di benessere, di successo.

TI È UTILE SE:

  • Sei arrivato/a a un bivio e senti che quello che fai ora e come ti esprimi non ti basta più o non ti corrisponde più e forse non è mai stata la strada davvero giusta.
  • Sei arrivato/a alla fine (o quasi) del tuo percorso di studi e ti stai chiedendo come e cosa fare per mettere a frutto tutto questo lavoro. Quali gli strumenti per dare il meglio di te mantenendo viva la Passione che ti ha accompagnato o…per darle finalmente voce.
  • Stai pensando, questa volta sul serio, di metterti in proprio ma vuoi essere certo/a che la tua nuova attività sia quello che sai fare al meglio e che meglio ti esprime.
  • La tua attività in fondo ti piace ancora ma ti senti “spento/a” e non hai più le motivazioni degli inizi

 IL TUO TALENTO nasce dalla mia esperienza: è così che sono arrivata a fare quello che faccio con soddisfazione e ora voglio aiutare anche te a percorrere questa strada, perché ne conosco le difficoltà e le gioie e so come può cambiare la tua vita.

IL TUO TALENTO FA PER TE SE

  • Ti senti insoddisfatto/a del tuo lavoro attuale ma non sai perché
  • Ti ritrovi a fine giornata più stanco/a di quanto sarebbe necessario pur non avendo scalato l’Everest
  • Hai una passione ma non sai come esprimerla e/o renderla concreta
  • Vuoi cambiare lavoro o vuoi avviare una tua attività
  • Senti che quello che ti serve per svoltare è un po’ di coraggio e una guida
  • Non pensi di avere delle abilità particolari e spesso pensi che gli altri siano più bravi di te in generale
  • Tutti ti dicono che sei molto bravo/a a fare alcune cose ma non sono le cose che fai ora
  • Un sottile senso di frustrazione accompagna le tue giornate
  • Vuoi poter affermare che quello che fai ti piace e lo hai scelto
  • Hai deciso che è ora di cambiare e questo è l’anno della svolta vera

DURANTE IL PERCORSO IMPARERAI  A

  • Partire da quello che hai (le tue competenze, le tue abilità) per arrivare a quello che vuoi (i tuoi obiettivi)
  • Comprendere chi sei oggi e cosa vuoi
  • Conoscere e Ri-conoscere il tuo valore per apprezzarlo (e farlo apprezzare)
  • Conoscere e diventare padrone/a delle tue  risorse
  • Trovare il tuo tesoro: la tua abilità unica e diventarne consapevole
  • Come aumentare la tua energia lavorando senza dispersioni
  • Scegliere e cavalcare il cambiamento invece di subirlo
  • Formulare un piano d’azione che ti aiuti a concretizzare quanto hai scoperto nella vita di ogni giorno personale e professionale

TESTIMONIANZE

CHI LO HA FATTO DICE CHE:

“…Mi sono sentito libero da aspettative e ciò credo giovi molto.…Infine, ho ammirato la semplicità e la fluidità con cui sono emerse molte tematiche, e la puntualità e precisione estrema di sintesi nel trattarle: con una parola in un secondo si delinea il piano di azione.”

Francesco Z. – Ravenna

“Al termine di questo bel viaggio dentro me, ho acquisito una maggiore padronanza delle mie capacità, volontà ma soprattutto del mio interagire e superare concretamente con risoluzioni positive le situazioni di vita quotidiana. Certamente lo consiglio a chi arrivati ad un bivio, si trova in difficoltà su quale strada prendere.

Per chi avesse già superato il bivio? Lo consiglio spassionatamente poichè puo’ certamente proseguire il suo percorso con maggiore sicurezza e padronanza di se stesso.”

Francesca C. – Pesaro

COME LAVORIAMO?

NOVITÁ:

Inizieremo con un TEST PROPEDEUTICO BASATO SULLE 7 TIPOLOGIE DELLA PSICOSINTESI DI ASSAGIOLI: ognuno di noi esprime un mix di note unico e, come personalità, una di queste note o colori è più evidente delle altre. Avere questa MAPPA PERSONALE ti permette di arrivare con ancora più precisione all’obiettivo di diventare CHI SEI.

In seguito come dallo scorso programma:

8 sessioni (non consecutive!) con cadenza quindicinale su skype (per darti il tempo di assimilare e elaborare quanto fatto ad ogni incontro), ognuna con esercizi e compiti da fare per l’incontro successivo e assistenza fuori sessione via mail per la durata dell’intero percorso, per tirare fuori il tuo Talento e farlo brillare.

NOVITÁ:

Alla fine e per proseguire da solo/a anche dopo:

Ti lascio alcune registrazioni audio con esercizi di visualizzazione che avremo fatto prima insieme e che rafforzeranno, rendendola sicura, giorno dopo giorno la tua strada verso i tuoi obiettivi.

Tutto questo a 700 euro (pagabili in 2 rate da 350 euro di cui la prima a inizio percorso oppure se paghi tutto subito il costo è di 630 Euro con sconto del 10%).

Importante! Questo è un prodotto premium: un percorso personalizzato fatto su misura per te in cui ci sentiamo su skype 1 volta ogni 15 giorni per  4 mesi (possono sembrare tanti ma è ciò che serve), e ti assisto via mail o al tel (per le emergenze) mentre lavori. Un allenamento piuttosto serrato. Per questo riesco a seguire al massimo 2 persone al mese.

Se sei interessato/a e vuoi prenotare il tuo posto, se hai bisogno di altre informazioni e per capire se possiamo lavorare insieme, scrivimi a info@chiaradamilano.com oppure chiamami qui 338 6253030

 Colui che è coraggioso è libero.

(Seneca)

 

Paura e Coraggio, l’alleanza vincente!

Due parole apparentemente in contraddizione tra loro, in apparenza dove c’è una non ci sta l’altra…

Cosa c’entra il coraggio con la paura direte voi? Beh, c’entra eccome perché il coraggio senza paura rischia di essere debole e privo di radici, se c’è coraggio ma non c’è paura si è impavidi che potrebbe anche essere un sinonimo, ma in realtà significa solo che si è avventati.

Potrebbero bastare queste parole forse a dar ragione del titolo di questo post, un approfondimento però è necessario, per spiegare come il binomio PAURA E CORAGGIO  sia quanto mai coerente e sia un’ ALLEANZA VINCENTE per esprimersi al meglio e tirare fuori il nostro TALENTO.

Si, perchè proprio di un’alleanza si tratta, una joint venture, per dirla in termini aziendalesi, che trasforma l’espressione del nostro TALENTO rendendola più efficace e convincente.

Già sapete che non parlo di nulla di cui non abbia fatto esperienza diretta e anche in questo caso posso dire: “si l’ho provato, si ci sono passata” e, in verità, ci passo ancora e con fierezza!

Anzi proprio scrivere questo post è un’azione che deriva dalla sperimentazione dell’alleanza che sto creando dentro di me tra questi due titani della nostra personalità.

Esiste anche un linguaggio specifico che caratterizza questi due aspetti che vorrei chiamare (si entrambi) QUALITÀ. Le frasi della paura di solito iniziano con se però, ma, vorrei, e se poi, chi lo dice che, e…altre cose del genere, tutte con in comune il senso del limite e della limitazione o meglio…AUTO-LIMITAZIONE. Il Coraggio ha un’altra lingua, usa termini più diretti e “chiude” le sue frasi: ho scelto di, ho deciso che, faccio, vado, chiedo, affermo…  con verbi al presente e non al condizionale.

Quando però i due idiomi si fondono ecco che appare l’alleanza, ecco che siamo al mix giusto per OSARE senza cadere nell’eccesso del delirio di onnipotenza.

E SE INVECE…questa una frase che unisce le due qualità aprendo il regno delle POSSIBILITÀ!

Si tratta  di un percorso, di una sfida con sé stessi, di saltare gli ostacoli che da soli ci poniamo uno per volta  accorgendoci che… SI PUO FARE!

La paura serve perché permette al coraggio di entrare nell’azione studiandone ogni dettaglio, la paura insegna la cautela e aiuta a non essere precipitosi.

Già, ma come si fa? quando c’è la paura di fare, dire, esprimere non è così facile: tende a prendere spazio, a sovrastare, assume toni di sconforto e ci lascia fermi ai blocchi di partenza.

Se proviamo però a stare con lei, ad ascoltarla, a prendercene cura e, soprattutto, a darle il giusto spazio, scopriremo che diventerà collaborativa aprendoci alla creatività, offrendo spazi di soluzione qualunque sia il tema che stiamo affrontando.

Questa la chiave: INCLUDERE la paura anzichè escluderla, ASCOLTARE quanto ha da dirci e permetterle di dare il suo contributo affinché le nostre azioni e decisioni siano piene di CORAGGIO SALDO E LIBERO.

Volete sperimentare allora il POTERE di questo sodalizio? Bene, allora vi suggerisco un ESERCIZIO: ascoltiamoci mentre parliamo e osserviamo quanto usiamo un linguaggio di paura e quanto di coraggio, quanto usiamo i verbi al condizionale piuttosto che al presente.

Il primo passo verso la creazione della  MAGICA ALLEANZA è fatto! Proseguire sarà più semplice e naturale.

L’evidenza del Talento in azienda

L’azienda, piccola, media o grande che sia è dove pulsa la vita attiva, dove ogni giorno tutti noi con rapporti contrattuali diversi (dipendenti, consulenti, collaboratori), ci mettiamo in gioco e sfidiamo noi stessi, le nostre capacità e competenze cercando di soddisfare quella più o meno consapevole necessità di riconoscimento da parte del mondo là fuori (sempre quello il tasto dolente…)

Per questo amo questo mondo e ho scelto di  fare il counselor proprio nelle organizzazioni, perché è li che ci esprimiamo in ogni nostra sfaccettatura, è li che agiamo le nostre relazioni e i nostri modi di essere che danno origine al nostro fare e che, anche questo senza saperlo, ci portiamo in ogni aspetto della vita.

Già, ma io nelle organizzazioni (e anche fuori),  cerco di vedere le potenzialità, i Talenti e mi spendo per dare voce alla meraviglia che ci appartiene, quindi questo post lo scrivo proprio per accendere i riflettori su  QUANTO  e  COME diamo, e ci prendiamo, la possibilità di dare voce al meglio di noi!

La mia riflessione  nasce dalle esperienze che ho fatto negli ultimi mesi, in cui ho avuto modo di  confrontarmi in modo massiccio e continuativo (più del solito), con organizzazioni private di ogni dimensione. Mi sono trovata alternativamente nel ruolo di fornitore, cliente e consulente e ho avuto l’opportunità, oltre che di apprendere molto affinando le mie competenze di coach e counselor, anche di osservare come e quanto la gestione delle relazioni in ogni contesto professionale possa fare la differenza.

In particolare, ho osservato  quanto siano effettivamente utilizzate le reali potenzialità delle persone, ma soprattutto quanta attenzione vi sia a questo aspetto nel momento in cui si assegnano ruoli, compiti, responsabilità.

Purtroppo il risultato della mia osservazione non mi ha soddisfatto: ho visto troppe volte una scarsa competenza relazionale in opera da parte di chi ha ruoli gestionali e direttivi, con la conseguenza che l’ottenimento di adeguate performance qualitative ma anche quantitative in termini di risultati, diventa qualcosa di faticoso da raggiungere e a nulla servono metodi motivazionali “vecchi” e mal gestiti sull’onda “bastone&carota”.

Le persone lavorano meglio e danno di più quando fanno qualcosa che aderisce alle loro inclinazioni più profonde e, in quel caso, riescono anche a svolgere attività meno gratificanti con più leggerezza e soprattutto efficacia.

Ho visto e intuito diversi talenti non ascoltati e per questo credo sia giusto scriverne e rivolgere queste righe a quanti tra di voi e/o a voi vicino, hanno il meraviglioso e difficile compito di gestire altre persone e occuparsi della loro crescita in favore della crescita dell’organizzazione in cui sono inserite.

Il Talento in azienda può essere molto evidente se si sa guardare! Bisogna però prima imparare a guardare alle persone non come a portatrici unicamente di profitto ma come portatrici di sviluppo in senso ampio dell’organizzazione. Bisogna saper vedere le peculiarità che ognuno può dare e cercare, pur conciliando le necessità di tutti, di fare in modo che le persone possano fare ciò per cui sono effettivamente portate: questo significa sviluppare potenzialità!

Non è facile, lo so, ma gli strumenti ci sono e, a ben vedere, se utilizzati al meglio possono dare la chiave per lavorare con più efficacia e benessere ad ogni livello organizzativo, che tradotto significa produrre di più e con maggior qualità!

Lo strumento per eccellenza che in molte aziende esiste già è LA VALUTAZIONE DELLE RISORSE, qualcosa che può essere asettico, inutile e solo una scheda da compilare, oppure la chiave di volta per trasformare il rendimento delle persone e renderle soddisfatte allo stesso tempo.

Se oltre a compilare una scheda includiamo nel processo di valutazione un momento di confronto e ASCOLTIAMO le persone, beh vi posso assicurare che già SOLO questo momento avrà dato la possibilità di scoprire quanta potenzialità inutilizzata, perché non conosciuta, vi cammina ogni giorno accanto.

Valutare è un’attività necessaria, ma si tratta di un processo complesso che può e deve essere utile per tutti portando valore, altrimenti diventa solo una perdita di tempo e qualcosa che almeno una volta all’anno va fatto!

Questo articolo http://huff.to/1lH5LRK rende bene l’idea di cosa accade quando le persone troppo a lungo non vengono valorizzate, senza dargli la possibilità di esprimersi al meglio.

Prima di “piangere sul latte versato” a volte conviene fermarsi e riflettere: questa è un’occasione.

Quali sono le vostre esperienze su questo fantastico mondo delle aziende? E le vostre difficoltà e/o successi? raccontatele nei commenti se volete a beneficio di tutti e continuiamo il confronto.

Ah dimenticavo! Esiste un altro strumento in grado di cambiare magicamente il rendimento delle persone, si chiama GENTILEZZA! Ma di questo parleremo un’altra volta.

 

Sulla strada del Talento recupera, ricicla e costruisci il nuovo

Non si butta via il bambino con l’acqua sporca recita un vecchio  detto e da qui voglio partire per aprire i post del 2016!

Cosa significa? significa che ci sono momenti in cui quanto fatto e raggiunto va posto sotto RESTYLING e che nel restyling entra tutto: passato, presente e futuro e da tutto si possono trarre insegnamenti per attuare quella che deve diventare una sintesi che origina il nuovo.

Il 2015 mi ha dato molto sotto tutti gli aspetti e, in quello professionale, mi ha insegnato che ciò che oggi sono e ciò per cui sono riconosciuta e accreditata, trae origine dal passato ed è stato costruito nel tempo fino a permettersi di fiorire come sta facendo.

Così il molto lavoro fatto con e per le aziende negli anni passati, ha fatto si che oggi io questa competenza del Counseling Aziendale possa dire di averla acquisita e in qualche modo consolidata, perché riconosciuta (sono sempre gli altri, in questo caso i clienti, a dirti se ci sei o ci fai…) sul campo.

Mettendo dunque più a fuoco la mia professione, mi è sembrato giusto condividere queste riflessioni, che potranno esservi utili magari per dare una rinfrescata al vostro modo di pensarvi nell’attività che svolgete, o per iniziare a pensare al nuovo: lavoro, progetto, prodotto…quel che più vi aggrada e dove sentite ci sia bisogno di rinnovare un pò.

Il mio passato aziendale prima di diventare counselor, è stato a lungo da me messo da parte, quasi rifiutato perchè legato a ricordi di insoddisfazione, frustrazione, demotivazione. Non ho compreso subito ciò che mi è chiaro oggi: oltre a tutto il negativo c’era e c’è tutto ciò che ho appreso e che mi sono ritrovata ad utilizzare (quasi inconsciamente) nella mia attuale professione, coniugando le abilità relazionali con le competenze organizzative e di processo.

Cosa c’entra tutto questo direte voi con il Talento e lo sviluppo dei potenziali ? C’entra eccome, perchè quando esploriamo le nostre qualità e abilità alla ricerca del Sacro Graal del Talento, dobbiamo partire da ciò che siamo e siamo in grado di riconoscere oggi, perché si tratta del nostro bagaglio di esperienze in cui, sicuramente, avremo già dato espressione di talenti e abilità: vogliamo buttarle via? Oppure arricchire il paniere facendo una bella operazione di scelta e riciclo di quanto ancora ci caratterizza?

Questo il messaggio che desidero tramettere per questo nuovo anno: l’esperienza non si butta via senza prima averne estratto insegnamenti e nuovi conseguimenti.

Anche per il nostro Talento è così: oggi possiamo farlo emergere anche grazie alle competenze che già abbiamo sviluppato in attività passate o ancora attuali, si tratta di un’operazione di raffinamento che porterà risultati sicuramente più solidi per il nostro futuro.

Vi lascio allora con una domanda se volete iniziare a capire quale è il vostro Talento: cosa ho messo fino ad oggi nello zaino delle mie capacità e competenze?

Partire da qui renderà il NUOVO più COMPLETO, SOLIDO e VINCENTE per qualsiasi impresa vogliate avviare.

BUON 2016 A TUTTI! CHE IL TALENTO SIA CON VOI!

Il Talento del professionista…libero!

Passi un pomeriggio con un collega a lavorare sul vostro progetto comune, condividi oltre che il lavoro, il momento di vita, le lotte, le delusioni e le vittorie principalmente su se stessi e…voilà! mi arriva un’intuizione che non posso non condividere e addirittura trasformare in un post: IL TALENTO DEL FREE LANCE! una cosa particolare con ingredienti unici almeno nello loro combinazione e così ecco che ti vien fuori quasi una ricetta e spero che vi riconosciate amici free lance in questo elenco che non ha la pretesa di essere esaustivo, anzi può essere integrato da voi se lo desiderate:

1) Capacità di mettersi in discussione: tanta

2) volontà di apprendere sempre anche quando potrebbe farne a meno

3) introspezione automatica e autonoma: quando non va come vorrebbe si ferma e si chiede perchè!

4) abilità di re-visione e ristrutturazione: nulla è inciso nella roccia a parte la spada di mago merlino!

5) resitenza alla frustrazione eccezionale

6) abilità dell’ araba fenice: rinasce dal fallimento!

…..

Molto e molto altro ancora, ma, l’ingrediente principale, quello che aggiunge UNICITÀ alla ricetta è uno solo: LIBERTÀ INTERIORE! Già proprio così e si tratta dell’elemento più difficile da acquisire perchè spesso si coltiva l’illusione di essere già liberi solo perché abbiamo fatto la scelta (quanto indotta dall’esterno lo sappiamo solo noi) di lavorare senza andare a strisciare un badge tutti i giorni…

Ebbene attenzione perchè tutta questa libertà è solo illusoria se non la riempiamo di SOSTANZA! Così possiamo definirci liberi professionisti ma non sempre professionisti liberi. Perchè? beh intanto perchè non siamo esenti da regole e quando ce ne accogiamo diventiamo un pò più liberi diventandone consapevoli. Perchè diciamo di essere padroni del nostro tempo ma in realtà non riusciamo a lavorare meno di 10 ore al giorno essendo sempre disponibili, senza sentire un fastidioso senso di colpa. Perchè pensiamo di poter segliere lavori e clienti ma difficilmente riusciamo a dire un No, perché…

La lista dei motivi che ci tolgono vera LIBERTÀ  potrebbe continuare a lungo e ognuno di noi free lance potrebbe aggiungere il suo. Quello che invece desidero regalarvi è l’esperienza della mia consapevolezza sul tema: non che sia diventata davvero libera, ma ne ho intrapreso la strada e ho scoperto, ancora una volta anche in questo caso, che VOLERE E’ POTERE!

Se deesidero essere libera come professionista sta a me deciderlo e io ho iniziato a farlo sentendomi libera di affermare la mia professionalità, combattendo la paura del “dire NO” a un cliente, affermando il valore del mio lavoro chiedendone il giusto compenso, rimettendo in discussione le mie strategie e le direzioni intraprese per affinare e indirizzare meglio e alle persone giuste i miei servizi e, non ultimo, studiando le eccellenze nel campo e prendendone quanto mi è utile a migliorarmi, senza creare copie ma alimentando la mia creatività.

La LIBERTÀ INTERIORE è una scelta che chiede certamente dei prezzi, ma ricompensa con la sensazione reale di essere alla GUIDA DELLA PROPRIA VITA PERSONALE E PROFESSIONALE!

Ovviamente tutto questo richiede anche un briciolo di CORAGGIO autentico e di PIENA ASSUNZIONE DEL RISCHIO, ma del resto se siamo imprenditori di noi stessi il rischio di impresa è implicito giusto?

Ultima raccomandazione per la riuscita della ricetta: la scelta della libertà interiore dovrebbe essere in accordo con le proprie aspirazioni più profonde, così quando decidiamo di dire un SI o un NO che per logica (quella comune della società là fuori) potrebbero essere controproducenti, assicuriamoci che sia davvero ciò che vogliamo mettendo a tacere il nemico: LA PAURA! in questo modo potremo davvero restare sorpresi dai risultati.

Io ho scelto di diventare sempre più libera dentro per offrire servizi liberi ai mie clienti e tu caro collega free lance cosa pensi di fare?

Raccontatemi se volete le vostre esperienze nei commenti e mettiamo in comune un patrimonio che magari sarà utile a altri di noi!

Ogni freccia ha il suo momento…

Le vacanze è vero sono passate da un pò, ma ci sono esperienze di quei giorni ormai lontani che non perdono smalto con il passare del tempo, dunque oggi voglio parlarvi dell’opportunità che ho avuto questa estate di fare una piccola ma importante esperienza: TIRARE CON L’ARCO!

Questa disciplina (chiamarlo sport secondo me non è abbastanza) mi ha sempre affascinato per il coordinamento tra i nostri livelli che richiede e, di conseguenza, per l’alto grado di concentrazione a cui sottopone.

Sempre ho associato il tiro con l’arco alla metafora della VOLONTÀ PSICOSINTETICA, soprattutto nella fase di direzione dell’azione, ma ancora non avevo compreso un particolare importante che molto si adatta a dare un’immagine definita per le nostre scelte: il momento giusto per scoccare la freccia!

Il momento giusto è uno solo, un attimo che si percepisce attraverso l’intuizione e che non può essere diverso: prima o dopo quel momento la freccia non arriva o addirittura non parte.

Se provassimo allora a dare a quella freccia un significato diverso e a usarla come metafora per l’attivazione delle nostre azioni, forse potremmo renderci conto che a volte è proprio il momento a non essere adatto e non l’azione in sé.

Una volta definito il passo da compiere in qualunque percorso e attività è altrettanto importante scegliere il momento in cui questo passo si materializzerà. Come? Ascoltandoci e ascoltando tutti i segnali che dal nostro interno e dall’esterno ci giungono.

Il tempo di questo ascolto  non va sottovalutato e non è detto che duri un attimo, ma posso assicurare che, se sapremo pazientare, sapremo riconoscere QUEL MOMENTO perché la sensazione interna sarà di assoluta ARMONIA e POTERE: il momento in cui ci sentiremo una cosa sola con l’arco.

Un’indicatore concreto per intuire quel momento, lo possiamo trovare inoltre nell’attimo in cui tendiamo la corda e prendiamo la mira:  percepire quella TENSIONE che sale e raggiunge il suo apice permettendoci di agire nel modo giusto scoccando la nostra freccia, ci da la misura esatta di QUANDO agire.

Quella tensione ci fa sentire che ogni nostra parte si sta preparando in armonia con tutte le altre: energie fisiche, pensieri, emozioni stanno andando insieme verso il momento dell’azione.

Non c’è bisogno certamente di darsi per forza al tiro con l’arco per imparare a scegliere con cura i momenti adatti a mettere in campo le azioni scelte, ma possiamo immaginare ogni volta che siamo sul punto di scoccare la freccia, di avere tra le mani il nostro arco e sentire la corda che si tende fino al punto giusto.

L’arco siamo noi, la freccia è la scelta che vogliamo agire, la corda che si tende è il nostro impegno per raggiungere la tensione ottimale…abbiamo tutto per CENTRARE IL BERSAGLIO!

 

 

 

Footer background
Via Genova 47/4, 10126 - Torino
Via San Francesco A Ripa, 4/A – 00153 Roma
info@chiaradamilano.com
+39 338 625 3030
© 2024 Chiara Damilano. All rights reserved. | Privacy Policy